TREKKING A MONTE ARTEMISIO E MONTE PESCHIO

Un bellissimo percorso ad anello di 12 km circa che parte da Fontana Marcaccio, dove si può parcheggiare la macchina (l'area per parcheggiare non è grande).

Si inizia il percorso su una larga strada bianca leggermente in salita che conduce al Rifugio forestale dell'Artemisio (lo si incontra sulla destra). Da qui  si può scendere a Fonte Turano (acqua non potabile), proseguondo dritti dopo circa 20 minuti di cammino si arriva a uno slargo, alcune palette sulla destra indicano che a 10 minuti di cammino vi è Fonte Acqua Donzella (acqua non potabile).









La Fonte, il cui nome significa "fanciulla che offre o prende acqua" si trova in una valle naturale ai piedi della valle del lupo e risale a migliaia e migliaia di anni fa. Il nome è legato a una storia del periodo preromanico quando  molti abitanti del luogo, per cause politiche e di carestia, si rifugiarono sul Monte Algido (Mons Algidus) in cerca di acqua e selvaggina. Alcuni di loro, stanchi ed affamati, si sdraiarono nei pressi della grotta che sorgeva  sul luogo ove adesso si trova il casotto idrico. All'improvviso davanti ai loro occhi si materializzò una fanciulla vestita di bianco che indicò loro la grotta, per poi scomparire subito dopo. Si alzarono, entrarono nella grotta e vi trovarono una ricchissima sorgente d'acqua alla quale poterono finalmente dissetarsi. Per questo motivo il luogo venne chiamato "Fonte Acqua Donzella". La Fonte stessa si trova sopra una antica necropoli dove sono state scoperte circa duecento tombe.
Più recentemente la Fontè è tornata alla ribalta in quanto il primo ottobre 2010 è detto che sia apparsa la Madonna a una donna di Velletri che si trovava presso la Fonte stessa. 
Seguendo il corso dell'acqua, poco più in basso si arriva alle c.d. grotticelle: tombe di epoca arcaica riutilizzate nel corso dei secoli, ora non in perfette condizioni.








Tornati indietro per lo stesso sentiero percorso per arrivare a Fonte Acqua Donzella sulla sinistra si prende il sentiero 523a che, in salita nella sua parte iniziale, fattibile da tutti comunqu, conduce al Maschio d'Ariano.
Lungo il percorso si incontrano antiche tombe, di età del ferro, chiaramente visibili.
Arrivati quasi in cima numerosi cartelli esplicativi del luogo che lo descrivono dal punto di vista geologico, faunistico, floristico e archeologico, si intravedono ancora i ruderi della chiesa di San Silvestro e del medievale Castello d'Ariano.
In cima al Maschio vi è una croce e delle bandierine.












Si ridiscende per lo stesso tratto che porta in cima in cima e giunti a un bivio con segnaletica delle varie direzioni si imbocca il sentiero 520 per Monte Peschio; questo sentiero costeggia un muro a secco ormai ricoperto di muschio. 
Arrivati al bivio su una larga strada bianca occorre girare a sinistra per tornare a Fontana Marcaccio.




















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